Dopo cinque mesi di proteste da parte dell’associazione Writers Guild of America(Wga), cioè il sindacato che raccoglie scrittori ed autori per il cinema e la tv, contro la Alliance of Motion Picture and Television Producers(Amptp), associazione che rappresenta i grandi produttori, sembra aver raggiunto una fine.
Il 2 maggio scorso la Wga aveva indetto uno sciopero in protesta per la mancanza di disponibilità di dialogo con la Amptp, essendo giunto il momento di aggiustare i contratti ormai in via di scadenza.
Questi aggiustamenti interessavano non soltanto sulla paga minima settimanale, il numero minimo di settimane di lavoro per episodio, o il numero minimo di autori per ogni gruppo di scrittori che lavora in un progetto; ma sopratutto sulle tutele per l’intelligenza artificiale.
Timore più grande per questi autori infatti è l’utilizzo dell’IA nel campo della scrittura e che probabilmente nei prossimi anni potrebbe soppiantare alcuni metodi di sceneggiatura.
Il ritardo di dialogo e le continue trattative hanno portato al blocco di numerosi set, da quelli dei night show come late night show come il fermo su alcune serie in lavorazione come la terza di Yellowjackets o la sesta di Cobra Kai.
Il 27 settembre finalmente le due parti raggiungono un accordo, la Wga è riuscita a costringere le grandi sigle di produzione di Hollywood a sottoscrivere un accordo triennale di oltre 90 pagine in cui vengono specificate dettagliatamente le nuove condizioni di lavoro, nei compensi e sopratutto sul discorso dell’IA.
Infatti lo sciopero era avvenuto all’apice dell’utilizzo di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale ed ora le proteste dei autori su questo punto sono state appianate.
Il Minimun Basic Agreement, i nuovi accordi siglati, indicano che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei progetti non è proibito ma è fortemente limitato.
Le limitazioni partono che ciò che produce l’IA non saranno coperti dall’accordo e quindi che i diritti d’autore non potranno essere indeboliti e di conseguenza il valore di vendita di una sceneggiatura non potrà diminuire se sia stata completata da ChatGPT o altre intelligenze artificiali.
Inoltre non potrà essere adoperata per scrivere o riscrivere materiale letterario, e tutti i prodotti o parte di essi fatti con l’IA dovranno essere approvati dalle parti interessate all’utilizzo delle sceneggiature oppure non varrà niente in termini di diritti.
L’accordo prevede pure che un autore possa scegliere di usare l’IA ma solamente se la società per cui sta scrivendo è d’accordo ed abbia fornito allo sceneggiatore le policy relative, ma solo l’autore potrà decidere se usarla o meno, l’impiego di esse non potrà essergli imposto ad esempio per diminuire i tempi di realizzazione dell’opera
Infine se l’autore deve lavorare su materiali già realizzati o rivederne alcuni deve avere assoluta conoscenza se il contenuto sia stato generato, anche solo in parte, dall’IA.
Si conclude l’accordo con la tutela del diritto di autore ribadendo che lo sfruttamento dei materiali dei scrittori per addestrare l’intelligenza artificiale è proibito dall’MBA e da altre leggi.
Tra le numerose congratulazioni per il raggiungimento dell’accordo abbiamo tra tutti l’associazione dei attori americani, la Sag-Aftra, entrati in sciopero poco dopo gli sceneggiatori ed ancora in corso:
“Sag-Aftra si congratula con la Wga per l’accordo raggiunto con Amptp dopo 146 giorni di forza incredibile, resilienza e solidarietà ai picchetti. E mentre non vediamo l’ora di visionare l’accordo, rimaniamo intenzionati a raggiungere i termini necessari anche per i nostri membri”