La continua analisi dei dati provenienti dal dismesso telescopio spaziale Kepler ha portato a ulteriori scoperte sorprendenti. I ricercatori della NASA hanno individuato quattro nuovi possibili esopianeti all’interno del sistema stellare Kepler-385, situato a circa 4600 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno. Questo sistema comprende una stella nana gialla, simile al nostro Sole, attorno alla quale orbitano ora sette candidati esopianeti, di cui quattro sono stati recentemente identificati attraverso un’analisi più dettagliata dei dati raccolti durante la lunga attività del telescopio Kepler.
Gli studiosi, guidati da Jack J. Lissauer presso l’Ames Research Center della NASA, hanno eseguito uno studio approfondito dei dati esistenti, non acquisendo nuove informazioni ma analizzando in modo più preciso i dati precedenti. Questi quattro nuovi candidati esopianeti sono classificati come “super-Terre”, più grandi della Terra ma più piccoli di Nettuno, presumibilmente composti principalmente da roccia e con un’atmosfera densa. Essi orbitano intorno alla loro stella madre con periodi variabili: 3, 4, 6, 28 e 86 giorni, evidenziando una diversità nella loro composizione e nel loro ambiente orbitale.
Utilizzando le informazioni disponibili sulla distanza della Terra da Kepler-385 e le caratteristiche simili al Sole di questa stella, gli astronomi hanno applicato le leggi di Keplero per stimare le distanze orbitali dei pianeti all’interno del sistema. Si è scoperto che tutti i candidati esopianeti orbitano a distanze dalla loro stella madre inferiori a quella tra Mercurio e il Sole, rendendoli inadatti per l’abitabilità come la conosciamo.