L’Unione Europea ha recentemente raggiunto un accordo preliminare sul regolamento AI Act, rappresentando un significativo progresso nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA). Questo accordo, seppur in attesa del testo definitivo, ha già delineato diversi cambiamenti rispetto alla proposta iniziale della Commissione Europea. Riportiamo di seguito i principali punti emersi durante le contrattazioni tra Consiglio, Parlamento e Commissione UE.
1. Modelli di IA ad Alto Impatto e Rischio:
- Saranno introdotte norme specifiche per i modelli di IA ad alto impatto generale, che potrebbero causare rischi sistemici in futuro, e per i sistemi di IA ad alto rischio. Questo approccio mira a gestire responsabilmente l’uso di tecnologie avanzate che potrebbero avere conseguenze significative.
2. Sistema di Governance Riveduto:
- L’accordo prevede una revisione del sistema di governance, conferendo alcuni poteri di applicazione a livello dell’Unione Europea. Questo indica un impegno per garantire una supervisione efficace e un’applicazione uniforme delle normative sull’IA in tutta l’UE.
3. Uso Della Biometria e Sicurezza Pubblica:
- Nonostante la richiesta del Parlamento di vietare l’uso della biometria per scopi di sicurezza da parte delle autorità di polizia negli spazi pubblici, l’accordo prevede delle eccezioni. L’identificazione biometrica a distanza sarà consentita, ma con salvaguardie specifiche per limitarne l’uso e proteggere i diritti dei cittadini.
4. Valutazione d’Impatto sui Diritti Fondamentali:
- Coloro che utilizzano sistemi di IA ad alto rischio saranno obbligati a condurre una valutazione d’impatto sui diritti fondamentali prima di mettere in uso tali sistemi. Ciò mira a garantire una maggiore protezione dei diritti individuali e a prevenire possibili abusi.
5. Prossimi Passi e Delega agli Stati Membri:
- Nonostante l’accordo preliminare, si attende ora il testo definitivo, con alcuni dettagli ancora da sistemare. Inoltre, gran parte dell’applicazione del regolamento sarà delegata agli Stati membri, evidenziando la necessità di un coordinamento tra le nazioni europee per garantire una corretta attuazione.
L’Europa, con questo accordo storico, sta cercando di trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la protezione dei diritti fondamentali, aprendo la strada a una regolamentazione più chiara e responsabile sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.