Il 10 Gennaio 2024 su RAI 3 è andato in onda il documentario sulle Frecce Tricolori che ha ripercorso la storia del volo acrobatico sin dalle sue origini raccontando l’eccellenza della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che da oltre sessant’anni è uno dei simboli del nostro Paese, con uno spaccato sulla formazione 2023 mentre si prepara per la storica manifestazione aerea del Centenario dell’Aeronautica Militare.
Ma come fanno questi aerei a volare e a fare tutte le varie acrobazie?
Le Frecce Tricolori sono la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare italiana. Utilizzano aerei acrobatici come l’Aermacchi MB-339. Le loro acrobazie si basano su principi aerodinamici, controllo preciso e coordinazione tra piloti. Le figure acrobatiche coinvolgono manovre come loop, tonneau e formazioni complesse, dimostrando abilità pilotistica avanzata e precisione scientifica nelle esibizioni aeree.
Il volo delle Frecce Tricolori si basa sui principi fondamentali della fisica aerodinamica. La portanza, generata dalle ali degli aerei (nel loro caso, l’Aermacchi MB-339), è essenziale per il sostentamento in volo. Questa portanza è prodotta dalla differenza di pressione tra la superficie superiore e inferiore delle ali, generata dal flusso d’aria che scorre su di esse.
Il controllo dell’aereo è ottenuto mediante il cambiamento dell’angolo di incidenza delle ali e l’utilizzo dei comandi di volo. L’accelerazione e la decelerazione sono governate dalle leggi del moto e le manovre acrobatiche coinvolgono variazioni precise di assetto e orientamento, rispettando i principi della dinamica dei fluidi.
In breve, il volo acrobatico delle Frecce Tricolori si basa su una combinazione di principi aerodinamici e controllo preciso dell’aereo per eseguire manovre spettacolari.
Come suggerisce il nome, le Frecce Tricolori sono celebri per il rilascio del tricolore italiano attraverso fumogeni. Ma come avviene questo processo? Quali sostanze chimiche compongono questi fumogen
Il rilascio del tricolore durante le esibizioni delle Frecce Tricolori è realizzato attraverso l’uso di razzi fumogeni montati sui velivoli. Questi razzi fumogeni contengono polveri colorate che, una volta accese, generano un fumo denso e colorato. I piloti delle Frecce Tricolori possono attivare manualmente i razzi fumogeni durante le manovre per creare tracciati nel cielo. L’accensione dei razzi è sincronizzata in modo che il tricolore italiano (verde, bianco e rosso) sia rappresentato in modo preciso durante le evoluzioni aeree. Questo effetto visivo aggiunge uno spettacolo visivamente accattivante alle loro esibizioni.
I fumogeni utilizzati nelle esibizioni aeree, come quelli usati dalle Frecce Tricolori, sono spesso composti da una miscela di sostanze chimiche che generano fumo colorato vengono quando accese. Le sostanze più comuni includono clorati metallici. Ecco come funzionano i fumogeni colorati più tipici:
- Clorati metallici: Solitamente, si utilizzano clorati di metalli come il clorato di potassio o il clorato di sodio. Queste sostanze forniscono ossigeno per la combustione e generano un colore specifico quando bruciano.
- Coloranti organici: Per ottenere il colore desiderato, vengono aggiunti coloranti organici alla miscela. Ad esempio, il verde può essere ottenuto aggiungendo una sostanza chimica specifica che produce questa colorazione durante la combustione.
- Carburante: Un elemento chiave è il carburante, spesso composto da polvere di alluminio. Il carburante è responsabile della combustione delle altre sostanze e contribuisce alla luminosità del fumo.
Quando il fumogeno viene acceso, il carburante brucia, rilasciando calore e gas. Questi gas portano con sé le particelle dei clorati metallici e dei coloranti organici, creando il fumo colorato che vediamo durante le esibizioni aeree. La scelta delle sostanze chimiche e dei loro rapporti determina il colore specifico prodotto dal fumogeno.