Gli altoparlanti intelligenti, con la loro incredibile comodità nel riprodurre musica preferita o effettuare ordini vocali, celano un costo inaspettato per la privacy dei consumatori. Molti non sono a conoscenza di come questa comodità possa compromettere la loro privacy.
Umar Iqbal, assistente professore di informatica e ingegneria presso la McKelvey School of Engineering della Washington University di St. Louis, ha rivelato un fatto preoccupante: “Abbiamo scoperto che Amazon utilizza i dati delle interazioni con gli altoparlanti intelligenti per definire gli interessi degli utenti e li sfrutta per personalizzare gli annunci”. Questa pratica non è stata esplicitamente comunicata da Amazon.
Il team di ricerca ha presentato i risultati della propria indagine il 26 ottobre presso la conferenza ACM Internet Measurement di Montreal. Lo scopo dello studio è quello di gettare luce su quali dati vengano raccolti da questi dispositivi, come vengano condivisi con terze parti e come queste informazioni vengano sfruttate da tali terze parti.
Per analizzare i dati raccolti dai dispositivi intelligenti, il team ha creato vari “personaggi” con specifici interessi in categorie particolari. Hanno misurato la raccolta di dati intercettando il traffico di rete e hanno determinato l’utilizzo dei dati osservando la pubblicità mirata a ciascun “personaggio”.
I ricercatori hanno rilevato che fino a 41 inserzionisti sincronizzano o condividono i propri cookie con Amazon, che successivamente vengono sincronizzati con altre 247 terze parti. Inoltre, hanno scoperto che Amazon non divulga che le interazioni con gli altoparlanti intelligenti vengono utilizzate per creare profili degli utenti al fine di indirizzare la pubblicità.
“Il modello di business predominante su Internet è purtroppo basato sulla sorveglianza,” ha affermato Iqbal, richiamando una celebre citazione di Bruce Schneier. Ha sottolineato inoltre che organismi di tutela dei consumatori come la Federal Trade Commission (FTC) negli Stati Uniti e l’Organizzazione europea dei consumatori nell’Unione Europea hanno dimostrato un notevole interesse per i risultati di uno studio.Iqbal ha messo l’accento sull’importanza di far comprendere ai consumatori quanto siano rilevanti i dati raccolti tramite dispositivi intelligenti all’interno delle loro case e di quali possano essere le possibili implicazioni di tali informazioni.
Fonte: https://www.redhotcyber.com/post/la-verita-nascosta-su-alexa-amazon-profila-gli-utenti-con-laudio-fornito-ai-dispositivi-intelligenti/