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Ebbene si, quest’anno il Natale è arrivato un poco in anticipo per il gruppo hacker Lockbot, minacciando la Pubblica Amministrazione in cambio di bitcoin.
Questo gruppo di hacker altamente specializzato non è la prima volta che attacca l’Italia, nel 2021 aveva già colpito il comune del Lazio ed apparentemente anche l’agenzia dell’Entrate nel 2022, anche se quest’ultimo attacco è stato smentito dall’ente.
Questa volta il gruppo ha puntato in alto per festeggiare le feste ed ha colpito circa 1300 enti tra cui: 500 Comuni, alcuni Province e diverse Unione di Comuni e Comunità montane ed enti tra cui l’Agenzia per l’Italia digitale(Agid) e l’Autorità anticorruzione(Anac).
Tutte queste realtà della pubblica amministrazione utilizzavano dei servizi di Westpole forniti dalla rinomata azienda informatica Buffetti, il gruppo ha attaccato i server di Milano e Roma dove risiedono tutte le informazioni dei servizi di gestione della Pa Digitale, tra cui il pagamento dei stipendi fino ai dipendenti comunali.
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Il pagamento dei stipendi però non sono gli unici servizi che è andato ad intaccare aggiungendosi ad esso anche i sistemi di rendicontazione di buste paga e di fatturazione elettronica. Ciò significa che porterà dei problemi anche con il pagamento delle retribuzioni ma il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo ha dichiarato :
“Stiamo verificando, al momento non mi risultano problemi, mi hanno parlato degli attacchi hacker, soprattutto attacchi destinati a creare dei problemi nel pagamento delle retribuzioni. Finora non ho ricevuto feedback di emergenza su questo fronte ma ora approfondirò”
Inoltre per confermare questo attacco è intervenuto il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza italiana (Acn), Bruno Frattasi spiegando che si stavano adoperando per analizzare la vastità dell’impatto e comprendere come recuperare i dati ed aiutare Westpole per ripristinare i servizi.
Da un’altra fonte invece, vicino alle indagini, questa analisi dei danni sta continuando rivelando che il ripristino dei sistemi di Westpole è arrivato al suo 50 % mentre l’altra metà è preoccupante. Acn parla di un ripristino lento e difficile, non riuscendo a prevedere il tempo che ci vorrà.
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Anche se le parole di Zangrillo mostrano molto positività la realtà presage dei possibili ritardi per le fatture e i pagamenti degli stipendi per questo all’ultimo minuto del lunedì sera (18/12/2023) Acn ha diramato una nota in cui le attività svolte dall’Agenzia in seguito all’attacco consente di:
“Scongiurare la paventata, mancata erogazione degli stipendi di dicembre e delle tredicesime a favore dei dipendenti di alcune Amministrazioni locali indirettamente impattate”
Inoltre c’è preoccupazione nel recuperare i dati risalenti a 3 giorni prima dell’attacco, ovviamente Westpole e Pa Digitale hanno sporto denuncia alla Polizia postale ed hanno avvertito il Garante della privacy, facendo risalire l’inizio dell’attacco all’ 8 dicembre.
Infine l’Agenzia ha voluto avvertire i suoi utenti, tranquillizzandoli sui rallentamenti della connessione, spiegando che la causa è solamente dalla congestione degli accessi simultanei e non per via dell’attacco informatico.
Allora non resta che augurare Buon Natale a tutti quei dipendenti coinvolti nella vicenda, sperando che potranno risolvere e far ripartire tutti i servizi quanto prima.