Nelle ultime settimane, l’attenzione si è concentrata notevolmente sui ChatBot con l’inteligenza artificiale come lo strumento ideale per facilitare, automatizzare e imparare di più sulle attività quotidiane come il lavoro, la scuola e tanti altri argomenti. Tuttavia, mentre la popolarità di questi strumenti cresce, emergono nuove funzionalità e rilasci che sollevano interrogativi sulla dipendenza esclusiva dalle aziende principali di questi ChatBot.
Questo fenomeno, simile a quanto accade quando ci si affida interamente ai servizi di un fornitore di software come servizio (SaaS), solleva questioni riguardo alla libertà e alla flessibilità nell’utilizzo di tali tecnologie.
In questo contesto, spicca il progetto italiano open source Cheshire Cat, il cui scopo è fornire un’applicazione che consenta la creazione di sistemi di intelligenza artificiale personalizzati, utilizzando qualsiasi modello linguistico disponibile. Questo progetto mira a offrire una soluzione più aperta e flessibile, consentendo agli sviluppatori di sfruttare una vasta gamma di modelli linguistiche senza essere vincolati a un’unica piattaforma.
In un panorama in cui l’intelligenza artificiale diventa sempre più integrata nelle attività quotidiane, l’iniziativa del Cheshire Cat si pone come un’alternativa che promuove la diversità e l’indipendenza, contrastando la tendenza verso una dipendenza esclusiva da specifici fornitori di tecnologia. Questa diversificazione potrebbe rivelarsi cruciale per garantire una maggiore libertà di scelta e un controllo più diretto sulle applicazioni di intelligenza artificiale personalizzate, aprendo nuove prospettive nell’evoluzione di queste tecnologie.
Lo Stregatto traduzione in inglese di Cheshire Cat, ispirato al celebre personaggio di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, rappresenta un’avanzata architettura di intelligenza artificiale basata su modelli linguistici avanzati (LLM) come ChatGPT, Cohere, Alpaca e simili. Tuttavia, ciò che distingue questo progetto è la sua capacità di estendere le funzionalità di tali modelli.
Questa tecnologia, agisce come un agente che incorpora due tipi di memoria: le memorie episodiche e dichiarative. Le prime rappresentano il contesto delle interazioni umane passate, mentre le seconde si riferiscono al contesto dei documenti caricati nel “Cat”. É possibile caricare e analizzare documenti in vari formati, come .txt, .pdf e .md, per arricchire la conoscenza del modello in modo da addestrarlo ulteriormente. Queste memorie vengono conservate localmente come vettori e vengono caricate dinamicamente in base alle esigenze.
In breve, il modello linguistico opera restituendo una rappresentazione vettoriale di una stringa. Il vettore del prompt dell’utente viene quindi confrontato con i vettori delle memorie, e quelli più simili vengono recuperati e utilizzati per arricchire ulteriormente il prompt. Questa tecnica è nota come “Retrieval Augmented Generation”.
Le informazioni contestuali così acquisite vengono poi incorporate in un modello di prompt per istruire il “Gatto”, fornendogli esempi e contesti specifici. Questo approccio consente al sistema di apprendere in modo più avanzato, sfruttando non solo il contesto delle interazioni umane passate, ma anche le conoscenze estratte dai documenti analizzati. L’intersezione di queste due dimensioni di memoria consente a Lo Stregatto di fornire risposte più informate e contestualmente ricche, aprendo nuove possibilità per l’applicazione di modelli linguistici avanzati.
Questo tipo di tecnologia è Open-Source ed è di facile istallazione e programmazione avendo la guida nel profilo GitHub del produttore italiano. Il progetto è ancora nelle sue fasi iniziali e gli sviluppatori spesso apportano modifiche al repository.
In fine, ritengo che questa tecnologia sia una vera e propria gemma nel mondo dell’intelligenza artificiale, offrendo non solo un modo accessibile per comprendere il funzionamento di queste avanzate tecnologie, ma anche la possibilità di creare chatbot personalizzati. Sono entusiasta che questo progetto sia di origine italiana, incoraggiando altri sviluppatori e imprese nazionali a investire in questo settore. Questo contributo non solo migliorerà il panorama dell’intelligenza artificiale, ma potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui vediamo e sfruttiamo questa tecnologia per automatizzare lavori quotidiani, supportare la ricerca scientifica e promuovere l’avanzamento tecnologico. Un passo significativo verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale è al servizio di tutti, arricchendo e semplificando la vita di ciascuno di noi.